Le vene varicose colpiscono il 30% della popolazione complessiva. Si tratta di una patologia dovuta dal cattivo funzionamento delle valvole venose degli arti inferiori, le quali non riescono a spingere il sangue verso il cuore. Ciò comporta un ristagno di sangue ed una dilatazione delle pareti delle vene sino alla formazione delle varici.
Oggi per risolvere questo enorme disagio fisico ed estetico è consigliato di svolgere attività fisica che aiuti a stimolare il funzionamento venoso, di assumere degli integratori naturali per proteggere l’elasticità delle vene, di fare dei massaggi con creme naturali ad esempio all’ippocastano, mirtillo, edera, rosa canina ed estratto di castagno, oppure di indossare delle calze elastiche della giusta compressione graduata.
I fattori di rischio
Questo disturbo può colpire gli uomini dai 50 anni in su a causa dell’invecchiamento fisiologico che indebolisce le pareti dei vasi sanguigni. Nei soggetti più giovani altri fattori possono influenzare l’insorgenza delle vene varicose, ad esempio la predisposizione genetica, l’obesità, alcune malattie come il diabete, il tabagismo, l’uso di alcuni farmaci tipo i cortisonici, le cattive abitudini legate alla postura, le attività sportive traumatiche quali il calcio e l’equitazione, la sedentarietà, o la tipologia di lavoro che richiede molte ore in piedi.
I sintomi
Prima che compaia una vena varicosa con i tipici noduli sotto pelle ci sono numerosi sintomi che aiutano a creare una diagnosi precoce, ad esempio il gonfiore delle caviglie e dei piedi, l’intorpidimento, i crampi notturni alle gambe, la pesantezza, il dolore, il formicolio e il prurito.
Le vene varicose causate dalla predisposizione genetica possono essere riconosciute in giovane età, infatti i soggetti avranno dei vasi sanguigni talmente deboli che, in caso di traumi anche leggeri, si ritroveranno con delle piccole emorragie sotto pelle simili ad ematomi.
Cosa accade se si ignorano i sintomi
Nel caso in cui i sintomi vengano sottovalutati, o ignorati, l’insufficienza venosa continuerà ad avanzare passando da una lieve entità allo stadio più grave. In alcuni casi possono provocare danni seri alle gambe ad esempio infezioni, chiazze scure, ulcere sulla pelle, flebiti e trombosi.
Quest’ultima è la più pericolosa perché se si viene a creare un coagulo di sangue, detto anche “trombo” c’è il rischio che il flusso sanguigno lo trasporti con sé e lo depositi nel cuore o nei polmoni mettendo a rischio di vita il soggetto interessato.
L’errore degli uomini è quello di non rivolgersi subito ad uno specialista perché pensano che le vene varicose è un problema di natura estetico pertanto loro le coprono sotto i pantaloni. Da un sondaggio è emerso che un uomo si reca da un chirurgo vascolare solo dopo cinque anni dall’inizio dei sintomi, quando oramai le terapie tradizionali non sono più utili ma bisognerà intervenire chirurgicamente o con degli interventi strumentali.